Non fu la prima cattedrale di Firenze, ma a fine Duecento, quando si decise di costruire Santa Maria del Fiore, i fiorentini vollero che fosse la più grande di
tutte! Così, sotto la direzione del grande architetto Arnolfo di Cambio, iniziarono i lavori, il quale, nello stesso periodo, si dedicò alla costruzione di Palazzo della Signoria, le nuove mura e la Basilica di Santa Croce. Dopo la sua morte tanti altri architetti si succederanno nella grande impresa della costruzione della Cattedrale fiorentina, fino al celebre Filippo Brunelleschi il quale, nel Quattrocento, dimostrò di saper costruire la cupola con tecniche per quell'epoca modernissime. Fu così geloso dei suoi disegni che non ne lasciò traccia. Fu un'impresa che richiese secoli, tanto che ancora oggi a Firenze diciamo “E' lungo come l'Opera del Duomo!” ad indicare un lavoro di cui non si vede la fine. Ma Santa Maria del Fiore è considerata una delle Cattedrali più grandi e più belle del mondo. Una curiosità: sai da dove nasce il modo di dire “a ufo” riferendosi al fuggire dal pagamento di qualcosa? I materiali ad uso dei grandi cantieri pubblici fiorentini, come quelli della Cattedrale, non venivano tassati, riportando l'acronimo “Ad Usum Florentinae Operae” per indicare che queste merci in ingresso nella città erano esenti da dazi. Quindi nessun disco volante! Anche se in realtà un UFO a Firenze sembra sia stato immortalato in un dipinto a Palazzo Vecchio...
Risale a più di mille anni fa l'antico Battistero con le sue marmoree decorazioni bianche e verdi. In passato il battesimo si celebrava due volte l'anno, e questa, oltre ad essere un'occasione sacra, era un momento civile in quanto si registrava la nascita del nuovo arrivato. Dedicato a San Giovanni Battista, patrono di Firenze, la sera del 24 giugno Firenze si illumina sotto i colori dei fuochi d'artificio sparati dal Piazzale Michelangelo. Al suo interno, la cupola ci meraviglia con una preziosa decorazione a mosaico dorato con il grande Cristo che decide la sorte degli uomini nel Giudizio Universale, dove alla sua sinistra si vedono i condannati nella grande scena dell'inferno che doveva intimorire semplicemente guardandola. Un bellissimo paradiso invece viene in mente soprattutto ammirando dall'esterno la porta est, di fronte al Duomo, quando Michelangelo, ammirando il capolavoro in bronzo e foglia d'oro del Ghiberti, la soprannominò per la sua bellezza “la Porta del Paradiso”!
Un tempo questi erano gli ambienti dei laboratori per i lavori di Santa Maria del fiore. Era qui che Brunelleschi lavorava nella preparazione dei materiali nelle varie fasi di costruzione della cupola, ed è qui che Michelangelo scolpì il David per adornare la cupola della Cattedrale. Dall'Ottocento le sale divennero deposito di materiali e decori dell'Opera del Duomo. Nel 2015 ha riaperto al pubblico con un nuovo e moderno allestimento. Nel museo si trova una ricca esposizione di sculture e parti di decorazioni realizzate nei secoli passati per il Battistero, la Cattedrale ed il Campanile. Qui si trova una delle opere di Michelangelo, la celebre Pietà Bandini, dal nome della famiglia romana prima che i Medici la acquistassero nel Seicento. Si tratta di una delle ultime creazioni dell'artista, il quale, ormai molto anziano, si volle ritrarre nel volto di una delle figure del gruppo scultoreo, quella di Nicodemo.