Ancora più antico di Palazzo Vecchio, il palazzo del Bargello, del 1255 circa, nacque come edificio pubblico fiorentino. Deve il suo nome al periodo mediceo, quando nel Cinquecento fu sede del Capitano di Giustizia, chiamato “Bargello”. La sua struttura interna fu stravolta quando divenne carcere fiorentino. Nel 1865, anno di Firenze capitale d'Italia e sesto centenario della nascita di Dante, fu ufficialmente aperto il museo del Bargello come primo Museo Nazionale italiano.
Nei suggestivi ambienti del palazzo medievale sono ospitate splendide collezioni, soprattutto medicee, di avori, oreficeria, tessuti orientali, ma il protagonista del museo è il celebre David di Donatello, conservato nel gigantesco salone assieme ad altre opere dell'artista e suoi celebri contemporanei, come Brunelleschi, Ghiberti e Verrocchio. Al piano terreno, accedendo dallo splendido cortile con il pozzo ed il pavimento in mattoni rossi, si entra nella sala dedicata a Michelangelo e alle sue opere come il Bacco e il Tondo Pitti. Sempre nella stessa sala troviamo l'espressivo gigantesco busto raffigurante Cosimo I, opera di Benvenuto Cellini, autore del celebre Perseo in piazza Signoria, e del Giambologna il celebre Mercurio in volo, sospinto dal soffio di vento che esce dalla bocca di Zèfiro.