Dante, il poeta, il politico, un grande fiorentino con Firenze nel cuore. Sono trascorsi 700 anni dalla morte di Dante, e per celebrarlo andremo alla scoperta dei luoghi, della sua Firenze, dei personaggi che vissero con lui quella parte di storia e della sua opera più celebre, la Commedia. La genialità della sua opera, successivamente definita “Divina”, non fu definita tale solo per l'alta qualità della sua poesia, ma soprattutto per il tema senza tempo, di un uomo nel suo viaggio prima e dopo la morte.
Traditore, fuggitivo, poi Sommo Poeta e Divino, come lo definì Boccaccio. Lo conosceremo attraverso i monumenti della sua Firenze, scopriremo dove nacque, la chiesa dove sposò Gemma Donati, dove vide per la prima volta Beatrice, sua musa ispiratrice che lo guiderà nel suo viaggio attraverso il Paradiso. Ricostruiremo insieme anche quella parte della città ormai scomparsa, quando gli edifici erano in legno e pietra, c’erano tante piccole chiese, botteghe e numerose torri, roccaforti delle famiglie più potenti.
Dante fu esiliato proprio dai suoi concittadini, quando a Firenze è il tempo dei grandi artisti come Cimabue, Giotto ed Arnolfo di Cambio, che rivoluzioneranno per sempre la sua città. C'erano cantieri ovunque, si lavorava alla basilica di S.Croce, al palazzo del governo (poi della Signoria), alle nuove mura e si costruiva la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, cantiere al quale Dante amava assistere stando seduto su quello che si dice esser stato il sasso di Dante, ancora oggi a lato della piazza.
Molti grandi artisti trassero ispirazione dalla Divina Commedia. Ma Dante stesso fu sicuramente ispirato dal mosaico con Lucifero che divora i peccatori nella cupola del Battistero. Erano i tempi delle feroci lotte intestine, e Dante, una volta raggiunto il suo apice nella carriera politica, subì dagli oppositori l'accusa di illeciti guadagni e di tradimento.
Forse accuse generiche, ma che lo condannarono ad una pena molto cara, dover lasciare Firenze, e con lei il suo ruolo politico, la famiglia e la confisca di tutti i beni. La sua lingua è ancora la nostra lingua: forse non sempre facciamo caso a quante espressioni dantesche utilizziamo ancora oggi: “Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate”, “Fatti non foste a viver come bruti” “Non mi tange”, “Stai fresco”...
Nel 1865 Firenze, diventata capitale d'Italia, festeggiò il 6° centenario dalla nascita del sommo poeta. Con l'occasione, nel centro storico, vennero collocate le “lapidi dantesche”, che durante il nostro percorso, ci illustreranno la Commedia. Nello stesso periodo fu creata anche la gigantesca e severa statua a lato di S.Croce, la basilica medievale dove si trovano le tombe dei grandi del passato, come Galileo, Michelangelo, Machiavelli ed il monumento dedicato a Dante, con il grande poeta e l'allegoria della poesia che piange per la sua morte.
I fiorentini vollero poterlo celebrare, ma dovettero accontentarsi di un monumento vuoto, perchè una volta esiliato, Dante non tornerà mai più nella sua amata città, nemmeno dopo la sua morte, nemmeno dopo il tentativo di Firenze di riavere le sue spoglie. Nel tour non sono previsti ingressi ma in fase di prenotazione è possibile personalizzare il tour in base alle tue esigenze ed interessi.
Alcuni suggerimenti per arricchire la tua visita:
Basilica di Santa Croce
Museo casa di Dante
Battistero di San Giovanni
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