E' uno dei simboli della città e l'unico ponte che durante la seconda guerra mondiale sopravvisse alle distruzioni tedesche. In epoca romana, in questo tratto del fiume, il più stretto, si trovava il primo passaggio in legno, fino ad arrivare successivamente, dopo varie ricostruzioni in pietra, al ponte che oggi attraversiamo e da dove si può godere di un romantico panorama sul fiume Arno, specialmente al tramonto. Con la costruzione del passaggio privato che attraversava il fiume, il famoso Corridoio Vasariano, per motivi soprattutto di odori e decoro, i Medici decidero di trasferire in un'altra parte della città i macellai e le altre botteghe che si trovavano sul ponte. Al loro posto fecero arrivare prestigiosi orefici, argentieri e gioiellieri, che ancora oggi, con le loro preziose vetrine, caratterizzano il Ponte Vecchio.
